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APPROCCI METODOLOGICI INTEGRATI

COLLOQUIO INTERNAZIONALE
Approcci metodologici integrati per lo studio
dei manufatti litici preistorici

Firenze 13-15 Dicembre, 2007

L’ incontro si articolerà in 4 sessioni sulla base dei temi di fondo proposti, da introdurre con una relazione generale e successivamente sviluppati attraverso relazioni proposte dai partecipanti con esempi e applicazioni a contesti archeologici indagati.

I ANNUNCIO I ANNOUNCEMENT I ANNOUNCE

Presentazione delle comunicazioni: siamo in attesa dei vostri contributi per discutere assieme gli argomenti proposti.
Potete mandare i riassunti dei vostri contributi (comunicazione o poster) entro la fine di aprile 2007 a:
Laura Longo, Longo10@unisi.it

-) Materie prime e tecniche di produzione
Steven L. Khun, University of Arizona, USA – Raw material economics: moving beyond least-effort models

-) Catene operative: produzione e trasformazione dei supporti
Jaques Jaubert, Université de Bordeaux 1, France – Mobilité et gestion des ressources lithiques au Paléolithique: y a t-il une évolution diachronique?

-) Operational sequences: blank production and modification
Eric Böeda, Université de Paris Nanterre, France

-) Modelli interpretativi e significato comportamentale della complessità culturale
Eudald Carbonell, Universitat Rovira i Virgili, Tarragona, Spain – Evolución de los sistemas técnicos

Tavola Rotonda: Discussione sulla necessità di adottare ed elaborare il concetto di cultura come espressione del valore sinergico tra ambiente, uomo e manufatto.

La produzione e l’uso di manufatti sono il risultato della trasposizione di una esigenza/necessità nell’elaborazione di un modello mentale più o meno definito in tutti i particolari. Il modello può andare quindi da una semplice esigenza di funzionalità, che riguarda appunto la parte funzionale del supporto, ma solo limitatamente la sua forma complessiva, alla elaborazione di un vero e proprio progetto, definito in tutti i dettagli. Dal modello si passa al manufatto tramite la lavorazione e la trasformazione della materia prima ad esso destinata, fino alla produzione di uno strumento (ritoccato o meno). Questo percorso, del quale è possibile identificare le diverse fasi nella documentazione materiale, si presenta via via più sofisticato nell’arco della preistoria, ma i suoi elementi essenziali sono ben chiari ed evidenti fin dalle produzioni più antiche.

La discussione sul significato culturale della produzione materiale, condotta per lo più sulla base della individuazione di fattori che influenzano e/o determinano i caratteri tecnologici, tipometrici, tipologici, stilistici delle industrie prodotte da un dato gruppo umano, mette spesso in evidenza i limiti esplicativi dello studio delle forme degli strumenti litici e della loro classificazione.

La sequenza delle operazioni necessarie alla produzione dei manufatti segue ritmi e cadenze precisi, regole che sono dettate in misura consistente dalle qualità meccaniche delle materie prime e dalla dinamica dei gesti necessari per la lavorazione. Possono tuttavia influenzare la produzione di manufatti litici anche altri fattori, tra i quali la tradizione tecnologica di un gruppo (aspetto generalmente conservativo), ovvero nella sua capacità di innovare in corrispondenza con processi di adattamento ambientale o di trasformazione culturale (fattori di evoluzione). Tutte le motivazioni relative a cambiamenti nella produzione di manufatti vanno comunque collegate in primo luogo alla necessità funzionale che li ha indotti o ispirati, che è la prima delle questioni fondamentali del processo indagativo.

Ma di fronte al problema di fondo del perché, come e quando una data manifestazione dell’attività umana si è verificata, lo stato attuale delle conoscenze sulla produzione dei manufatti (soprattutto i manufatti in pietra) non offre risposte soddisfacenti.

L’obiettivo centrale dell’incontro proposta è quindi di concentrare l’attenzione sulle motivazioni che hanno portato l’artigiano preistorico a compiere una specifica sequenza di gesti per ottenere il manufatto funzionalmente più efficace.

L’incontro di studio vuole essere l’occasione per presentare esempi concreti del cambiamento di prospettiva che sta avanzando nella ricerca preistorica, a dimostrazione della forte tensione al superamento del problema del ruolo centrale ed esclusivo della seriazione culturale.

Prendendo le mosse dal forte valore che la produzione dell’IIPP ha perseguito finora, i temi di fondo dell’incontro verteranno sui seguenti binomi: materie prime e catene operative, gestione delle risorse e mobilità, modelli interpretativi e approccio comportamentale alla complessità culturale. La tavola rotonda finale cercherà di mettere in luce il significato della mutazione di prospettiva nell’approccio allo studio delle culture preistoriche.

Info on the WEB site: www.iipp.it

Comitato Scientifico

E. Böeda, Universitè de Paris Nanterre, Paris, France

E. Carbonell, Universitat Rovira i Virgili, Tarragona, Spain

S. Grimaldi, Università di Trento, Italia

J. Jaubert, Universitè de Bordeaux 1, France

S. Khun, Arizona State University, USA

L. Longo, Università di Siena e IIPP

M. Montagnari Kokelj, Università di Trieste, Italia

Comitato Scientifico Esecutivo

S. Grimaldi, Università di Trento

M. Montagnari Kokelj, Università di Trieste

L. Longo, Università di Siena e IIPP

(Coordinatore e Segretario del congresso)

Date: 13-15 Decembre, 2007

Location

Laboratori di Antropologia, Università di Firenze,

Via del Proconsolo 12, 50122, Florence, Italy.

Atti

Un numero speciale della rivista internazionale Human Evolution – Springer Editions – sarà dedicato alla pubblicazione degli atti.

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