Torna agli articoli

Concorso per funzionari archeologi

L’assemblea dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria, riunita il 15 dicembre 2008, esprime il suo profondo rammarico e disorientamento per le modalità con le quali si sta svolgendo il concorso ministeriale per funzionari archeologi attualmente in corso.
Gli argomenti delle domande della preselezione sono palesemente umilianti per la professionalità dei candidati, che dovrebbero essere scelti fra i giovani professionisti che negli ultimi anni si sono laureati in archeologia nelle università di tutta Italia. L’aver scelto, legittimamente, argomenti come matematica e scienze, ma escludendone altri assolutamente essenziali per lo svolgimento dei compiti dei funzionari archeologi, come per esempio l’ inglese o la storia antica, appare innanzitutto controproducente per lo stesso Ministero, che non selezionerà i candidati in base alla competenza specifica richiesta dall’attività alla quale dovrebbero dedicarsi, ma esclusivamente in base alla loro generica capacità mnemonica. In questo modo vengono mortificate le capacità, l’esperienza, l’attività svolta da tanti archeologi non strutturati che quotidianamente supportano le Soprintendenze territoriali nella ricerca sul terreno e nella tutela. Viene completamente ignorata l’attuale strutturazione del percorso formativo dell’Università nel suo insieme e degli archeologi di tutte le discipline, i quali sin dal corso di laurea triennale sono indirizzati verso la specializzazione e la focalizzazione sulle materie relative alla loro futura professione.

Chiediamo con forza che questo metodo raffazzonato e squalificante per il reclutamento di funzionari ai quali dovrebbero essere affidati compiti professionali di ricerca e di tutela del patrimonio archeologico del paese e del territorio, venga abbandonato, e mai più applicato nei concorsi futuri.

Codice Fiscale: 01322310481 Powered by Webshop – Web Agency Pescara