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Considerazioni sull'economia e l'ambiente durante il Neolitico in Italia

Atti della XXVI riunione scientifica IIPP “Il Neolitico in Italia”

CONSIDERAZIONI SULL’ECONOMIA E L’AMBIENTE DURANTE IL NEOLITICO IN ITALIA.- Gli AA. rilevano che la scarsità dei dati relativi ai resti vegetali e alla fauna non permette di fare un quadro esauriente dell’economia neolitica e richiamano l’attenzione sulla necessità di operare con programmi di ricerca che diano maggior spazio agli aspetti naturalistici. Le evidenze paleobotaniche dell’Italia setto mostrano nel neolitico iniziale la compresenza di Hordeum, Triticum monococcum e T. dicoccum. Con la cultura VBQ ai tre cereali si associano le leguminose e con la cultura della Lagozza compare il lino. In tutto il neolitico è documentata la raccolta di numerosi vegetali spontanei. Nell’Italia centro meridionale già a partire dalla cultura della ceramica impressa all’orzo, al monococco e al dicocco si aggiungono il frumento nudo (T. aestivum-durum) e le leguminose. Per quanto riguarda la fauna, il passaggio dall’economia di caccia all’allevamento mostra una marcata sfasatura cronologica tra il nord e il sud della Penisola; inoltre la frequenza di ovicaprini, bovini e suini e il rapporto tra caccia e allevamento mostrano nei siti esaminati delle variazioni che sono da porre in relazione con scelte economiche influenzate sia dalle condizioni ambientali sia da fenomeni culturali e sociali.

L. CASTELLETTI, L. COSTANTINI, C. TOZZI – Considerazioni sull’economia e l’ambiente durante il Neolitico in Italia

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