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Minervino: lettera al Ministro

Riportiamo il testo della lettera inviata al Ministro On. Francesco Rutelli in merito al problema di tutela del sito dell’età del Rame scoperto in Puglia in loc. Le Chianche (Minervino Murge):

Al Signor Ministro
per i Beni e le Attività Culturali
On. Francesco Rutelli
Via del Collegio Romano
00186 Roma

Signor Ministro,
le scrivo questa lettera per portare alla sua attenzione un problema di tutela che riguarda un importante sito dell’età del Rame (ca. 3500-2200 a.C.) scoperto in Puglia in località Le Chianche (Minervino Murge), nel corso dei lavori per la strada regionale n.6 della Murgia.

Mi rivolgo a lei come Presidente dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria, fondato nel 1954 a Firenze da Massimo Pallottino, Paolo Graziosi e Giacomo Devoto, che riunisce oggi la quasi totalità degli studiosi e delle istituzioni che si occupano di questa disciplina. Si tratta di un settore non secondario dell’archeologia italiana, il solo che integri sistematicamente un approccio di matrice storico-archeologica all’antropologia culturale e alle scienze naturali, per la ricostruzione delle fasi più antiche della vita dell’uomo sul nostro pianeta.

I siti e i documenti relativi alla preistoria ci permettono di ricostruire contesti ambientali, forme di organizzazione sociale e di sfruttamento delle risorse radicalmente diversi da quelli che conosciamo attraverso l’archeologia delle età storiche; mondi lontanissimi dalla nostra cultura attuale e anche dalla conoscenza che abbiamo del mondo antico, che ampliano in modo imprevedibile e spesso estremamente stimolante ciò che sappiamo della nostra specie e delle forme di ominidi che hanno preceduto l’uomo moderno.

Il problema più difficile che gli archeologi preistorici incontrano nel loro lavoro, e che troppo spesso non sono in grado di risolvere, è come conservare e rendere comprensibili per tutti almeno una parte dei molti siti che ogni anno vengono riportati alla luce dall’attività di ricerca delle Soprintendenze e delle Università. Le difficoltà dipendono soprattutto dal fatto che le tracce della vita e delle attività di questi nostri predecessori sono spesso molto meno visibili delle strutture in muratura dei siti e monumenti di età storica; oltre ai problemi di tutela, questa caratteristica dei resti preistorici rende difficili e complesse le operazioni di conservazione e ricostruzione delle strutture che permetterebbero di proporre al pubblico complessi di questo tipo.

L’abitato di Minervino Murge è uno dei tanti siti preistorici che esemplificano questo problema, con la differenza essenziale che si tratta di un complesso in buono stato di conservazione, con strutture ben riconoscibili e materiali ancora nella posizione originaria: in altri termini, un sito che, se scavato sistematicamente e restaurato sul posto, potrebbe offrire un quadro chiaro e comprensibile di un’epoca cruciale della preistoria italiana, caratterizzata dal primo sviluppo della metallurgia, che sarà da questo momento in poi una componente fondamentale dell’economia delle comunità anche di età storica.

La Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia, che sta conducendo i saggi esplorativi, di fronte all’eccezionalità della scoperta ha predisposto un progetto di tutela e valorizzazione (per un importo complessivo di 900.000 euro) che comprende una modifica del percorso della strada, che dovrebbe essere sopraelevata in corrispondenza con il sito.

Credo sinceramente che in questo caso varrebbe la pena di destinare per una volta risorse importanti a un sito preistorico; questo non è quasi mai avvenuto in passato, e le risorse più consistenti per conservazione e valorizzazione sono sempre state destinate a complessi e monumenti di età storica.

Le chiedo, signor Ministro, a nome dei preistorici italiani, di esaminare questo problema in considerazione dell’importanza e delle potenzialità informative del sito, garantendo la tutela e la conservazione di un pezzo importante del nostro patrimonio archeologico.

Con i più cordiali saluti

Firenze, 13 febbraio 2007

Anna Maria Sestieri

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