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La diffusione dell'ossidiana nell'Italia centro-settentrionale

Atti della XXXIX riunione scientifica IIPP “Materie prime e scambi nella preistoria italiana”

Vengono presentati nuovi dati sulla circolazione dell’ossidiana in Italia centrosettentrionale durante il Neolitico. Per l’Abruzzo sono stati studiati i complessi litici di quattro siti, riferibili alla Ceramica Impressa (Colle Santo Stefano), alle culture di Catignano (Catignano) e di Ripoli (Fossacesia e Settefonti). Nell’area centro-adriatica l’analisi evidenzia la presenza di siti con quantità rilevanti di ossidiana (8% del totale), la prevalenza delle fonti di Palmarola e Lipari, l’arrivo dell’ossidiana in blocchi e una produzione principalmente laminare. I gruppi della Pianura Padana sembrano invece partecipare nel Neolitico antico in maniera marginale alla circolazione dell’ossidiana, mentre siti della Ceramica Impressa in Liguria (Arene Candide) e Romagna (Faenza Fornace Cappuccini) sono ricchi di ossidiana. Nel Neolitico medio l’ossidiana diventa più frequente e alcuni siti della cultura dei Vasi a Bocca Quadrata (Gaione e Pescale) hanno quantità elevate di manufatti in ossidiana e paiono aver avuto un ruolo particolare nella circolazione di questo materiale.

A. PESSINA, G. RADI – La diffusione dell’ossidiana nell’Italia centro-settentrionale

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