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New evidence of plant food processing in Italy before 40ka

Molto tempo prima dell’invenzione dell’agricoltura l’uomo sapeva già trasformare i cereali e altre piante selvatiche in una farina adatta all’alimentazione. Lo studio di 5 macinelli datati intorno a 43-39.000 anni fa, pubblicato su Quaternary Science Reviews, riporta indietro la macinazione a scopo alimentare al periodo di transizione fra Neanderthal e Homo sapiens, caratterizzato dalla diffusione dei tecno-complessi del Musteriano tardo (Neandertal), dell’Uluzziano e del Protoaurignaziano (H. sapiens).
Il territorio italiano si rivela, ancora una volta, un punto chiave per lo studio di questo cruciale momento della storia dell’umanità. I macinelli provengono da due siti paleolitici posti a circa 1000 km di distanza lungo il versante tirrenico della penisola: Riparo Bombrini, nell’area archeologica dei Balzi Rossi (Ventimiglia – IM), e Grotta di Castelcivita, ai piedi del Massiccio degli Alburni (Castelcivita – SA). Si tratta, in entrambi i casi, di giacimenti di importanza internazionale che, attraverso anni di impegnative ricerche, hanno permesso di indagare, in modo dettagliato, una fase decisiva della nostra storia biologica e culturale, nella quale, dopo un periodo di convivenza, si è deciso l’ultimo destino delle popolazioni Neandertaliane e il successo evolutivo della nostra specie (Homo sapiens).
Sulla superficie dei macinelli sono stati trovati granuli di amido con morfologia diversificata a testimoniare l’uso di piante differenti, tra le quali cereali selvatici. La presenza di pratiche simili di macinazione in contesti di transizione sottolinea come alcune conoscenze tecnologiche e certe abitudini alimentari fossero diffuse in entrambe le popolazioni, forse in seguito a contatti o forse come retaggio già presente all’interno delle due differenti tradizioni culturali.
Il macinello proveniente dai livelli musteriani del Riparo Bombrini costituisce una delle più antiche testimonianze di processamento e trasformazione di prodotti vegetali in Europa.
I due macinelli rinvenuti alla base e al tetto della sequenza protoaurignaziana della Grotta di Castelcivita, oltre ad avere analoga morfologia, presentano modifiche intenzionali atte a renderli più funzionali. Questa somiglianza indica il permanere del medesimo retroterra tecnologico durante le diverse fasi culturali del locale Protoaurignaziano.

La ricerca, coordinata dall’IIPP (Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria) nel quadro del progetto PLUS_P (Plant Use in the Palaeolithic), ha visto la collaborazione fra i ricercatori delle Università di Firenze, Genova (concessionaria delle ricerche a Riparo Bombrini – MiBAC|DG-ABAP_SERV II_UO1|06/06/2019|0015657-P| [34.31.07/10.4.4/2018]), Siena (concessionaria delle ricerche a Grotta di Castelcivita – MIC|MIC_DG-ABAP_SERV II_UO1|07/06/2021|0019224-P| [34.61.07/1.15.1/2019]), Bologna e Montreal (Canada).

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Rai News QUI

Servizio TG3 Liguria QUI min.14:24 – 16:50

Unige.Life Comunicato stampa QUI

Presentazione del volume “Sulle tracce di un evoluzionista: le cose di Giovanni Canestrini”

Si segnala l’evento in programma per martedì 18 aprile, ore 16.00, presso l‘aula Magna del complesso Vallisneri (Padova), in occasione del quale verrà presentato il volume Sulle tracce di un evoluzionista: le “cose” di Giovanni Canestrini.
Parteciperanno Mauro Mandrioli e le curatrici del volume, Elena Canadelli e Elisa Dalla Longa.

Ad Antropologia, incontro per una storia naturale dell’umanità

Il Sistema Museale di Ateneo e il Dipartimento di Biologia dell’Università di Firenze in collaborazione con l’Associazione Antropologica Italiana e la Società di Antropologia e Etnologia insieme per la presentazione del nuovo Manuale di Antropologia a cura di Luca Sineo e Jacopo Moggi Cecchi (UTET).

Martedì 18 aprile, ore 16.30
Palazzo Nonfinito, via del Proconsolo, 12 Firenze
Aula 1 – piano terra. Ingresso gratuito

Programma del pomeriggio

16.30 Comunicare l’evoluzione Umana, Luca Sineo, Università di Palermo e Jacopo Moggi Cecchi, Università di Firenze
16.45 L’evoluzione degli Ominidi: Una storia di 6 milioni di anni, Alessandro Riga, Università di Firenze
17.00 Uomini del tempo di mezzo. I nostri antenati del pleistocene Medio, Fabio Di Vincenzo,Sistema Museale di Ateneo
17.15 La memoria delle ossa: La paleogenetica delle specie umane fossili, David Caramelli, Università di Firenze
17.30 La storia genetica della nostra specie: origine e migrazioni di Homo sapiens, Martina Lari, Università di Firenze
17.45 La ricostruzione di biografie individuali da resti scheletrici: le analisi molecolari, Stefania Vai, Università di Firenze
18.00 Le metodologie antropologiche applicate alle indagini forensi, Elena Pilli, Università di Firenze

Per ulteriori informazioni consultare la pagina dedicata.

Malta Antica

Il progetto archeologico di Luigi Maria Ugolini presentato per la prima volta in Italia, a Ravenna, il 7 novembre 2022.

Il Dott. Andrea Pessina, Soprintendente ai Beni Archeologici, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato presenterà un’opera considerata pietra miliare dell’archeologia preistorica mediterranea, editata in collaborazione con il Prof. Nicholas C. Vella dell’Università di Malta, per la Midseabooks LTD, Malta.

Nella stessa giornata sono previste due presentazioni, la prima, alle ore 10.00 presso la sala conferenze del Dipartimento Beni Culturali in Via degli Ariani, 1 rivolta a tutti gli studenti; la seconda, per la cittadinanza, alle ore 17.00 presso la biblioteca Casa di Oriani in Via Corrado Ricci, 26.

Responsabili dell’iniziativa:
Dott.ssa Monica Piancastelli e Prof. Giuseppe Lepore, Dipartimento Beni Culturali, Alma Mater Studiorum Università di Bologna, in collaborazione con la Fondazione Casa di Oriani di Ravenna.

Il Villaggio Eneolitico di Trasano (Matera)

Vi annunciamo l’uscita del 36° volume della collana Origines Il Villaggio Eneolitico di Trasano (Matera), a cura di J. Guilaine, G. Cremonesi – Firenze 2022
ISBN 978-88-6045-091-3
Prezzo di copertina 60€
Prezzo riservato ai soci IIPP 30€

Sono presentati i risultati delle ricerche condotte negli anni 1986-91, sotto la direzione di J. Guilaine e G. Cremonesi, nel sito dell’età dei metalli di Trasano (MT). La descrizione dei resti di cultura materiali ivi rinvenuti, delle industrie litiche e ceramiche, pone l’accento sugli aspetti sociali delle testimonianze e discutendo le aree di influenza degli aspetti culturali presenti nell’Europa occidentale durante la seconda metà del II millennio a.C., anche in rapporto alle condizioni climatico ambientali.

Pubblicato il Notiziario di Preistoria e Protostoria 8; 2021-2022

Da oggi è disponibile online sulla piattaforma Openprehistory il nuovo volume 2021-2022 del Notiziario di Preistoria e Protostoria.

NOTIZIARIO DI PREISTORIA E PROTOSTORIA – 8.I, dedicato all’Italia settentrionale e peninsulare

scarica QUI

NOTIZIARIO DI PREISTORIA E PROTOSTORIA – 8.II, dedicato alla Sardegna e alla Sicilia 

scarica QUI

Presentazione del volume ‘‘Trentino e Sudtirolo tra la fine del bronzo antico e l’inizio dell’età del ferro”

Mercoledì 1 giugno 2022 alle ore 12:30 presso l’aula S a Palazzo Liviano a Padova il Prof. Umberto Tecchiati presenterà il libro  di Massimiliano Di Pillo, ”Trentino e Sudtirolo tra la fine del bronzo antico e l’inizio dell’età del ferro, Saltuarie dal Laboratorio del Piovego”.
Scarica QUI la locandina dell’evento.

Presentazione del volume: Villa del Foro – Un emporio ligure tra Etruschi e Celti

 
Condividiamo l’invito alla presentazione del nuovo volume Villa del Foro – Un emporio ligure tra Etruschi e Celti a cura di Marica Venturino e Marina Giaretti.
L’evento si terrà venerdì 1 aprile dalle ore 17:00 presso la sala conferenze di Palazzo del Monferrato ad Alessandria.

Clicca QUI per scaricare la locandina della presentazione.

Nuovo volume sui Vasi a bocca quadrata

 

È stato appena pubblicato il nuovo volume “Vasi a bocca quadrata. Evoluzione delle conoscenze, nuovi approcci interpretativi” a cura dell’Ufficio beni archeologici della Soprintendenza per i beni culturali della Provincia autonoma di Trento.
Il lavoro, raccolto in 496 pagine, è stato curato da Elisabetta Mottes, archeologa della Soprintendenza, ed è costituito da 23 contributi di studiosi ed esperti provenienti da diversi settori.
Il volume affronta con un approccio interdisciplinare tutti quegli espetti che permettono di approfondire il fenomeno della produzione, dell’utilizzo e della diffusione dei vasi in ceramica a bocca quadrata, recipienti che hanno caratterizzato non solo lo sviluppo culturale del territorio trentino, ma anche buona parte dell’Italia centro-settentrionale nel Neolitico.

Per ulteriori informazioni si riporta il link del relativo comunicato stampa.

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