L’IIPP intende supportare progetti di ricerca individuali o collettivi dei suoi soci su contesti e/o temi di interesse pre-protostorico.
L’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria rimarrà chiuso dal 12 al 16 agosto compresi e riaprirà il 19 agosto 2024.
I risultati delle elezioni del Direttivo IIPP del 7 marzo 2024.
The call for applications for the 5th Joseph-Déchelette European Archaeology Prize will close on 1 March 2024.
Venerdì 16 febbraio ore 10.00 a Genova, Aula Magna del DAFIST, in via balbi 2, si terrà la presentazione del volume degli atti della giornata dedicata al ricordo si Giuseppe Isetti.
La Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO ha proposto le “Domus de janas” come candidatura italiana per il Patrimonio Mondiale dell’UNESCO 2025. Questi complessi monumentali preistorici in Sardegna, datati tra il V e il III millennio a.C., rappresentano una testimonianza eccezionale del sistema culturale dell’isola fino all’Età del Bronzo. Le domus riflettono credenze e pratiche magico-religiose, mantenendo viva la tradizione culturale sarda.
A Biandrate (No) e a Novara, il 19 e 20 gennaio 2024 siterrà il convegno ArcheoBiandrate: Archeologia di un paesaggio agrario.
Enrico Atzeni, illustre archeologo sardo, è deceduto. La sua brillante carriera accademica, inclusi contributi fondamentali nella plastica neolitica e nei contesti archeologici come Monte Claro e Pranu Muttedu, è stata celebrata. La sua meticolosa metodologia e l’innovativo metodo di ricerca hanno fornito una preziosa comprensione della preistoria sarda. Atzeni ha illuminato aspetti culturali e socio-economici delle comunità preistoriche, guidando ricerche anche in Corsica e nelle Baleari. La sua eredità persiste, essendo una fonte imprescindibile per gli archeologi, e la sua passione per la preistoria ha ispirato molte generazioni.
Istituto Italiano Preistoria e Protostoria augura felici festività! Chiuso dal 27/12/2023, riapre il 2/1/2024
Un nuovo progetto di ricerca con un finanziamento di 13 milioni di euro da parte dell’ERC, condotto dall’Università di Siena insieme alle Università di Bologna e di Haifa, cerca di rispondere a domande fondamentali sull’estinzione dei Neanderthal. Esplorando nuove aree geografiche, il progetto si propone di ricostruire la catena di eventi che ha portato alla scomparsa di questa specie. Gli scienziati concentreranno le loro indagini su interazioni tra Neanderthal, Denisoviani e Homo sapiens, al di là dei tradizionali siti archeologici dell’Europa occidentale e centrale.