In occasione dell’edizione 2025 di Archivissima – La Notte degli Archivi intitolata #dallapartedelfuturo, il Museo Archeologico Nazionale di Firenze, l’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria e l’Istituto Nazionale di Studi Etruschi ed Italici vi propongono un’apertura serale straordinaria all’interno dei nostri archivi e biblioteche.
Partiremo dalla Biblioteca del Museo Archeologico Nazionale di Firenze e dall’Istituto Nazionale di Studi Etruschi ed Italici con “Il futuro sepolto. Gli Ethruscarum Antiquitatum fragmenta di Curzio Inghirami, finzioni erudite nel seicento toscano”, un viaggio tra archeologia, mito e costruzione della memoria. Protagonista dell’incontro sarà una delle più affascinanti finzioni erudite del XVII secolo: gli Ethruscarum Antiquitatum Fragmenta di Curzio Inghirami, pubblicati a Firenze nel 1637. L’opera racconta la scoperta degli “scarith”, antiche capsule sepolte nelle campagne di Scornello, custodi di oracoli e testi profetici attribuiti ad un augure etrusco, Prospero di Fiesole. Enigmatico emissario di un passato che scrive il proprio futuro, annunciando eventi, trasformazioni e cieli attraversati da misteriose stelle, legato ad un presente – quello di Inghirami e del suo tempo – che si propone come compimento di quelle profezie. Un’operazione culturale e politica, che usò il falso come strumento per legittimare identità e memoria nel contesto di scontro politico e culturale tra Granducato di Toscana e Stato Pontificio nei turbolenti decenni dalla Guerra dei 30 anni. Un caso di rilevanza internazionale che segnò profondamente l’approccio, lo studio e l’interesse all’etruscologia nei secoli successivi e che ancora oggi interroga il nostro rapporto con l’eredità storica e con la verità. Per l’occasione sarà esposto il raro esemplare originale a stampa del 1637, parte della collezione dell’Istituto Nazionale di Studi Etruschi ed Italici.
Proseguiremo poi all’interno dell’affascinante Archivio Storico del Museo Archeologico Nazionale di Firenze con “Il futuro della memoria. Progetti e visioni per il Museo Archeologico di Firenze nelle carte dell’Archivio storico”. Il Museo Archeologico Nazionale di Firenze, allestito nel Palazzo della Crocetta nel 1881, ha visto nei decenni una serie di trasformazioni, prima tra tutte la creazione del Museo Topografico, ad opera del direttore Luigi Adriano Milani, nel 1897. Già negli anni Venti del Novecento, però, il museo si presentava come un luogo affollato, stratificato, in cui le esigenze di rinnovamento degli spazi si facevano sentire con sempre maggiore urgenza. Fu il soprintendente Antonio Minto che, con una visione moderna e ambiziosa, promosse un grande progetto di ampliamento e riallestimento, che avrebbe rinnovato profondamente il volto del museo. Sono proprio i documenti d’archivio a permetterci di ricostruire quel momento cruciale: fotografie, planimetrie, corrispondenze e appunti ci raccontano non solo il “cosa”, ma anche il “come” e il “perché” di un progetto che voleva dare all’antico un futuro nuovo. Oggi, quasi un secolo dopo quella grande stagione di trasformazione, il Museo Archeologico Nazionale di Firenze si prepara a vivere un nuovo cambiamento. È in corso una nuova fase di progettazione e riallestimento, che, come allora, nasce dall’ascolto del passato e guarda con ambizione al futuro.
A questa narrazione si affiancherà l’IIPP con “Dietro le vetrine. Storia (e possibili futuri) della sezione preistorica del Museo Archeologico Nazionale di Firenze”. Grazie ai documenti, alle fotografie e ai materiali d’archivio sarà possibile riscoprire l’allestimento della sezione preistorica del Museo Archeologico Nazionale di Firenze così com’era tra gli anni ’60 e gli anni ‘80. Un’occasione speciale per conoscere le collezioni preistoriche del MAF, in passato esposte al pubblico e attualmente nei magazzini del Museo, in attesa di future possibili esposizioni. Attraverso i materiali originali custoditi negli archivi – tra cui progetti, corrispondenze, appunti, immagini d’epoca – sarà possibile ripercorrere le scelte espositive, i criteri interpretativi e gli intenti divulgativi che hanno guidato questo allestimento storico, offrendo uno spaccato prezioso sulla comunicazione del patrimonio archeologico tra passato e futuro.
Concluderemo con la visita con “Memorie di dialoghi tra passato e futuro”. L’Archivio Fotografico del Museo Archeologico Nazionale di Firenze apre le sue porte al pubblico per raccontarsi e raccontare una storia fatta di immagini, di suggestioni e di dialogo tra forme artistiche. Verrà presentata una serie di immagini di esposizioni che si sono succedute al museo dal 1999 in poi, nella quali l’arte antica è stata, visivamente e concettualmente, messa in relazione con le opere di artisti moderni e contemporanei, creando nel pubblico quel senso di patrimonio culturale condiviso, che traspare ancora oggi attraverso questi suggestivi scatti. I partecipanti verranno dapprima condotti in una breve visita guidata all’archivio e alla sala di posa, nella quale saranno illustrate le diverse tipologie di materiali fotografici conservati in archivio, insieme al funzionamento dell’archivio stesso. Seguirà una breve proiezione, nella quale, dopo una breve introduzione, il pubblico potrà apprezzare l’“album fotografico”, realizzato per l’occasione.
Le visite gratuite saranno articolate in due turni, di circa un’ora e trenta ciascuna, con partenza alle 18:00 e alle 19.00 e l’accesso sarà da via della Pergola 65, Firenze, Ingresso Uffici del Museo Archeologico Nazionale. Prenotazione obbligatoria scrivendo una mail a: drm-tos.archivio.maf@cultura.gov.it
Vi aspettiamo per parlare del #passato con lo sguardo verso il #futuro
L’iniziativa fa parte del calendario di @Archivissima, il Festival degli Archivi #archivissima25
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