Sabato 21 ottobre 2023
Ore 17.00 – Museo Civico di Modena
Piazza Sant’Agostino 337
il 21 ottobre prossimo verrà presentato al Museo Civico di Modena il volume “Sulle tracce di un evoluzionista: le “cose” di Giovanni Canestrini” a cura di Elena Canadelli e Elisa Dalla Longa.
Nel marzo del 2021, si è tenuto a Padova il convegno Sulle tracce di un evoluzionista: le “cose” di Giovanni Canestrini.
Al centro del convegno, e del volume che ne raccoglie gli Atti sotto lo stesso titolo, vi erano le “tracce materiali” della sua vita scientifica – reperti museali, cataloghi, lettere, libri, opuscoli – disseminati in diverse istituzioni culturali italiane. Queste testimonianze tangibili – scritte o materiali – forniscono nuovi dati e nuova linfa alle ricerche sulla figura di questo studioso e sul panorama scientifico e naturalistico italiano della seconda metà dell’Ottocento, contribuendo ad arricchire gli studi già esistenti su questi temi.
In contatto epistolare con i principali esponenti delle scienze naturali del tempo, in primis Charles Darwin, Canestrini fu zoologo, paletnologo, antropologo, divulgatore e traduttore di Darwin. Proprio a Modena ebbe un ruolo chiave nell’affermazione del pensiero evoluzionista. Ventisettenne, cominciò la sua attività di docente di Storia Naturale all’Università di Modena nel 1862. L’approccio che connetteva la Filosofia alla Storia Naturali è alla base della sua adesione all’evoluzionismo, che si consolidò durante gli anni modenesi. Nel 1864 pubblicò, insieme a Leonardo Salimbeni, la prima traduzione italiana dell’Origine delle Specie con l’editore modenese Zanichelli, e fondò la Società dei Naturalisti di Modena, che ebbe per anni come presidente onorario lo stesso Charles Darwin.
Nel volume compare anche il contributo dal titolo “Gli anni modenesi di Giovanni Canestrini” a firma Andrea Cardarelli, professore presso Dipartimento di Scienze dell’Antichità, Sapienza – Università di Roma, Gianluca Pellacani e Cristiana Zanasi del Museo Civico di Modena. Gli anni trascorsi a Modena da Giovanni Canestrini (1862-1869) rivestono una particolare importanza per quanto concerne i nascenti studi di preistoria, per le rilevanti iniziative scientifiche e culturali da lui promosse in città, ma anche perché fu grazie alla sua opera che si formarono le prime raccolte del Museo Civico, fondato nel 1871 da Carlo Boni il quale, nonostante alcune divergenze, ebbe con il Canestrini un solido e fruttuoso sodalizio.
E’ proprio per questo che, dopo una prima presentazione a Padova il 18 aprile scorso, è stato scelto il Museo Civico di Modena per una seconda presentazione.