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Castelluccio. Ambiente, commercio e simboli nelle Sicilia Sud Orientale


18 dicembre 2021-28 febbraio 2022
Siracusa, Museo Archeologico Regionale “Paolo Orsi”

Viale Teocrito 66

Suddivisa in sette sezioni, la mostra, a cura di Anita Crispino, presenta al grande pubblico reperti finora inediti, provenienti dallo scavo dell’abitato effettuato da Giuseppe Voza tra il 1989 e il 1993 ed è arricchita da reperti della cultura di capo Graziano concessi in prestito dal Parco Archeologico delle Isole Eolie. Uno spazio avrà la necropoli di contrada Travana a Buccheri e, infine, si potranno ammirare gli ossi a globuli ritrovati a Malta e in Puglia, grazie alla collaborazione con il Parco Archeologico di Leontinoi, il National Museum of Archaeology di Malta e il museo archeologico nazionale di Altamura.
Il sito di Castelluccio, dopo gli scavi nella necropoli effettuati da Paolo Orsi alla fine dell’Ottocento, è risultato uno tra i più interessanti in Sicilia, tanto che Luigi Bernabò Brea diede il nome di “fase di Castelluccio” al periodo del Bronzo Antico siciliano, datato tra la fine del III e l’inizio del II millennio a.C.
Le moderne analisi condotte negli ultimi anni sui reperti faunistici, gli studi sui carboni e sui residui organici, hanno permesso di ricostruire l’ambiente, la fauna, la metodologia di costruzione delle capanne e le abitudini alimentari nella Sicilia del XXI sec. a.C..

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