Atti della XXI riunione scientifica IIPP, Il Bronzo finale in Italia
All’inizio dell’età del ferro è documentata una densità di popolazione che non ha precedenti, nelle aree in cui sorgeranno le grandi città «costiere» dell’Etruria meridionale.Si era da tempo supposto che a tale aumento di popolazione corrispondesse l’abbandono di altre aree abitate alla fine dell’età del bronzo, ma ciò che non era documentato con sufficiente chiarezza è che anche le zone in cui si concentrarono i possessori della «cultura villanoviana» avevano ospitato gruppi umani fino alla fine dell’età del bronzo. Le tracce di questi insediamenti protovillanoviani sono poco evidenti sia perché essi ebbero minore rilevanza rispetto ad altri che non vennero poi più abitati, sia perché la continuità di vita dei successivi insediamenti negli stessi luoghi le ha in gran parte disperse. Solo recentemente tali tracce sono state individuate, specialmente attraverso accurate esplorazioni del territorio. L’Etruria meridionale era quindi capillarmente popolata nell’età del bronzo finale; all’inizio dell’età del ferro, con il fenomeno delle concentrazioni umane protourbane, la trama costituita dagli insediamenti sparsi si spezza; si ricomporrà, con premesse politiche diverse, proprie di una civiltà urbana, in piena età storica.