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In ricordo di Claudio D’Amico

Lo scorso 4 gennaio purtroppo ci ha lasciato Claudio D’Amico, Accademico dei Lincei, già docente di Petrografia ed emerito dell’Università di Bologna. Anche molti di noi archeologi lo hanno conosciuto e apprezzato, lavorando insieme a lui grazie al progetto Finalizzato CNR per i beni culturali, Sottoprogetto n.1 Individuazione delle Risorse nello spazio e nel tempo, Tema 1.5 – Individuazione analitica della provenienza e dell’uso delle risorse, nell’ambito del quale diresse, a partire dal 1995, la prima ricerca sistematica sull’identificazione e provenienza delle materie prime delle asce in pietra levigata della Penisola Italiana, mettendo a frutto le sue profonde competenze, riconosciute anche all’estero, in campo mineralogico e petrografico nelle applicazioni archeometriche e coinvolgendo molti di noi archeologi in questa ricerca.
Presidente dell’Associazione Nazionale di Archeometria dal 1999 al 2002, che ha contribuito a fondare, Claudio D’Amico è stato uno dei protagonisti dell’affermazione dell’Archeometria in Italia, stimolandone la crescita con la sua visione interdisciplinare della ricerca, di aperta discussione e collaborazione con il mondo dell’Archeologia, soprattutto preistorica. Autore di numerosi articoli apparsi su riviste specializzate, atti di convegni e in volumi monografici, si è a lungo occupato in modo particolare del problema della provenienza delle Metaofioliti di Alta Pressione, le “rocce verdi” dei manufatti in pietra levigata dei più importanti siti preistorici Italiani. I risultati ottenuti da queste ricerche sono anche confluiti nel Progetto scientifico dell’IIPP “Le materie prime nella preistoria italiana”

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