Con profonda tristezza abbiamo appreso che il 2 luglio è mancato il prof. Lawrence H. Barfield.
Nato nel 1935, aveva studiato archeologia preistorica a Cambridge sotto la prestigiosa guida di Grahame Clark e Glyn Daniel. Dal 1961 al 1964 lavorò in Germania, dapprima all’università di Bonn e poi presso il Rheinisches Landesmuseum. Nel 1966 ottenne la nomina a Lecturer in European Prehistory all’Università di Birmingham, dove si svolse tutta la sua carriera accademica fino al pensionamento nel 2000.
La figura di Lawrence Barfield è indissolubilmente legata alle numerose ricerche condotte sulla preistoria e protostoria dell’Italia settentrionale, spesso in collaborazione con Bernardino Bagolini e Alberto Broglio. Condusse scavi alla Rocca di Rivoli (VR) (1963-1968), a Molino Casarotto nelle valli di Fimon (VC) (1969-1972), a Monte Covolo (BS) (1972-1973), al riparo Valtenesi di Manerba del Garda (1976-1994), al Sasso di Manerba (1983), ai ripari Cavallino e Persi, sempre sul Monte Covolo (1990-1994), alla Rocca di Manerba (1995-2001).
Le ricerche e gli studi di Lawrence Barfield sono stati determinanti per la definizione dell’articolazione cronologica del Neolitico e per la comprensione della complessità dei riti funerari dell’età del Rame nell’Italia settentrionale. Barfield condusse ricerche anche nei Monti Lessini, sviluppando le tematiche della provenienza della selce utilizzata dalle comunità neolitiche e calcolitiche. Socio dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria, collaborò alla Rivista di Scienze Preistoriche e alle Riunioni Scientifiche promosse dall’Istituto. Recentemente aveva pubblicato nella nostra collana Origines l’importante monografia sugli scavi condotti al Riparo Valtenesi.
Uomo affabile e cordiale, suscitava una istintiva simpatia; di solida preparazione scientifica, era capace di dialogare con tutti senza atteggiamenti di superiorità. La sua scomparsa è una grave perdita per la preistoria italiana ed europea e per molti certamente la perdita di un grande amico.