Atti della XX riunione scientifica IIPP, in Basilicata
Un esame dei materiali provenienti dagli scavi Rellini, seguito da un saggio di scavo nella parte ovest della collina, ha permesso di distinguere a Serra d’Alto vari abitati di epoche diverse: all’estremità ovest è stato isolato il villaggio più antico, circondato da un fossato; la tipica ceramica impressa evoluta permette di datarlo alla Il fase neolitica. Nella parte est della collina sembrano individuabili altri due fossati appartenenti ad abitati del Neolitico inferiore-medio. Accanto a questi, e parzialmente sovrapposto, esiste uno stanziamento dell’epoca di Serra d’Alto, privo di fossato di recinzione e costituito da capanne circolari semiaffondate nel terreno. Alcuni saggi sono stati eseguiti anche nel villaggio minore di Tirlecchia; all’interno del fossato di recinzione è stata recuperata ceramica impressa, graffita e dipinta, senza possibilità di distinzione stratigrafica. Tuttavia è stato possibile individuare alcune strutture (due pozzetti a campana) contenenti solo ceramiche della fase più antica (ceramica impressa evoluta). È stata delimitata un’area del villaggio su cui si è continuato a vivere anche durante il Neolitico medio-superiore (Serra d’Alto-Diana) quando il fossato del villaggio era stato ormai abbandonato. Una tomba con due scheletri in posizione contratta, posti entro una fossa quadrangolare scavata nella roccia, priva di corredo è stata localizzata nell’area dell’abitato.
M. BERNABÒ BREA – Nuovi scavi nei villaggi di Serra d’Alto e Tirlecchia