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Veio, prima della città

!cid_3F29CFA3EDC64792B4324B606E750DF9@SAEMParlare delle origini di Veio, la più grande delle città etrusche, è come parlare di quelle di Roma; tutte le fonti storiche che abbiamo ci dicono infatti che Veio fu per alcuni secoli il nemico più tenace, l’ostacolo più duro all’egemonia del grande centro sorto sulle rive del Tevere.
Oggi sappiamo che Veio è già un abitato unitario di ca. 200 ettari di estensione, sia pure con gruppi di capanne alternati a spazi vuoti, agli inizi dell’età del ferro (dalla seconda metà del X secolo a.C.), a conclusione di un processo di aggregazione di tanti piccoli villaggi iniziato già alla fine dell’età del bronzo.  Uno di questi villaggi corrisponde all’odierna Isola Farnese, un borgo pittoresco lungo la Via Cassia, alle porte di Roma. Qui alcuni anni fa è venuta in luce una struttura di abitazione dell’età del bronzo finale databile cioè tra XII e X secolo a.C.). E’ stato solo all’inizio del 2013 che è stato possibile individuare la relativa necropoli su un’altura posta a meno di un chilometro in linea d’aria da Isola Farnese, proprio di fronte al grande pianoro della città di Veio, in località Pozzuolo.
La prima campagna di scavo si è svolta nei mesi di giugno e luglio del 2013, nell’ambito di un progetto promosso dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Etruria Meridionale in accordo con l’Università di Roma Tre e con la collaborazione, oltre che, della Direzione Generale per le Antichità del MIBACT, degli antropologi della Soprintendenza Speciale al Museo Preistorico Etnografico L.Pigorini e degli operatori del Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale.
Nell’incontro verranno presentati i risultati dello scavo della necropoli del Bronzo Finale. Ma l’opportunità di riunire Enti e Istituzioni ci consentirà di parlare non solo “da archeologi” della formazione della città etrusca di Veio, ma “da amministratori”, ai quali spettano e stanno a cuore la tutela, la valorizzazione e la fruizione di un comprensorio ricco di paesaggi, tradizioni, risorse e valori storico-archeologici e naturalistici.

Giovedì 6 febbraio 2014, ore 17
Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, Sala della Fortuna

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