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Alle origini dell’arte

Il Maggio dei Libri
giovedì 17 maggio ore 11,30
Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria, via S. Egidio, 21 – Firenze

PRESENTAZIONE DEL VIDEODOCUMENTARIO

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Alle origini dell’arte
Raccolte del sapere prima della scrittura oltre la lettura


INVITO
BROCHURE
Per la prima volta l’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria sposta la propria dimensione progettuale dalla Settimana dei Beni Culturali a Il Maggio dei Libri. Non si tratta di porre in secondo piano l’indiscussa identità scientifica, né la sua collocazione istituzionale tra le maggiori realtà internazionali di riferimento per gli studi preistorici. E’ piuttosto l’occasione per riaffermare il legame indissolubile con la contemporaneità attraverso il cuore stesso dell’Istituto: una delle più preziose biblioteche e un archivio fotografico tra i più significativi.
La realizzazione di un filmato-documentario, con la preziosa collaborazione della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, e grazie al sostegno dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, ha il compito di illustrare l’attualità dell’arte preistorica proprio attraverso il patrimonio della biblioteca.
I due interventi portanti sono affidati al Professor Raffaele De Marinis, past-president dell’Istituto, che introduce l’immenso tema dell’arte preistorica a partire da alcuni libri, vere e proprie colonne portanti del tema oltre che rarità da bibliofili. Il Professor Carlo Sisi, Presidente del Museo Marino Marini, accennerà invece ad alcune intriganti connessioni tra l’arte preistorica e le avanguardie del nostro Novecento.
Gli scenari della percezione culturale di questi ultimi anni, nella loro necessità di essere immediatamente e facilmente fruibili, mediatici e misurabili in termini di “audience”, hanno lasciato sedimentare l’idea che centri di eccellenza e specializzazione come l’Istituto siano essenzialmente luoghi e fenomeni di élite. Al contrario, riunendo i maggiori studiosi del settore l’Istituto Italiano di Preistoria è un centro attivo di ricerca, più che mai vivo, che si pone anche come un centro di contemporaneità “altro” rispetto all’accademia. La ricostruzione della storia dell’uomo fin dal più lontano passato è attuale non solo per la tecnologia dei metodi di indagine, ma soprattutto perché l’analisi delle antiche civiltà propone nuove chiavi di lettura della realtà contemporanea: si pensi, ad esempio, alla scottante attualità di temi quali l’interazione tra uomo e natura, il confronto/scontro tra culture diverse, l’origine e il significato dell’arte.
Proprio quest’ultimo è il tema scelto per far conoscere al pubblico la biblioteca dell’Istituto,
luogo aperto al confronto, contenitore di sapere e stimolo, motore di diverse curiosità, professionalità e bisogni culturali. L’Istituto possiede infatti la biblioteca più ricca d’Italia per quanto riguarda l’arte preistorica, che grazie al lascito del suo fondatore, Paolo Graziosi, comprende volumi editi agli albori degli studi preistorici, oggi introvabili in altre biblioteche o sul mercato antiquario.

Due testimonianze, tra le molte altre possibili, in grado di sollecitare la curiosità di un pubblico vasto e non necessariamente specializzato, incoraggiandolo ad accostarsi alla biblioteca dell’Istituto Italiano di Preistoria, ospitato e compreso nel complesso di una biblioteca pubblica di ambizione europea, le Oblate.

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