L’IIPP appoggia il documento del coordinamento dei musei del Lazio ed invita i soci a sottoscriverlo. Le risorse per la Direzione Regionale Cultura sono state drasticamente ridotte e dal 2011, i finanziamenti per i musei civici del Lazio, che sono in molti casi soci dell’IIPP, sono pressoché azzerati. Non potranno continuare le attività sul territorio molte strutture che sono fra le poche realtà attive e coinvolgenti e che rappresentano elementi di coesione e aggregazione culturale.
I musei civici laziali rappresentano infatti una realtà diffusa nel territorio regionale; con una legge regionale ad hoc, la L. 42, la Regione, Assessorato Cultura, Area Servizi Culturali, ha provveduto a classificarli, indirizzarli verso livelli standard, dotarli ove possibile di strutture di supporto didattico, stanziare risorse per il loro funzionamento specie in relazione alla catalogazione delle collezioni e alle attività di valorizzazione dei materiali e dei siti del territorio in cui tali strutture sorgevano, incoraggiarne la differenziazione e promuoverli attraverso pubblicazioni, eventi, iniziative, sia locali che regionali e, ove possibile, nazionali. I sistemi museali laziali sono: il PROUST, in origine Sistema Museale integrato di Preistoria e Protostoria, poi esteso a tutti i musei archeologici; il RESINA, Sistema Museale Integrato Naturalistico; il MusArt, Sistema Museale Storico Artistico; il DEMOS, Sistema Museale Integrato di musei demoetnoantropologici; il RESINA, Sistema Museale Naturalistico. Di questi, il PROUST, “Alla ricerca del tempo perduto”, coinvolge attualmente la maggior parte dei musei laziali. I musei del PROUST sono molto vivaci, alcuni in particolare (es. il Museo di Preistoria e di Protostoria della Rocca Farnese a Valentano), partecipano a progetti europei e fruiscono di fondi dell’APQ 1 (Accordo di Programma Quadro fra MiBAC e Regione Lazio in materia di Beni e Attività culturali).