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Arte mobiliare della Grotta Giovanna (Siracusa)

Atti della XXVIII riunione scientifica IIPP “L’arte in Italia dal Paleolitico all’età del Bronzo”

Un deposito pleistocenico di 60 cm di spessore ha restituito abbondanti resti faunistici, avanzo di pasti, molluschi marini e terrestri e industria su selce dell’Epigravettiano finale. La datazione C 14 ha dato 12.840 a. BP. Sono state raccolte inoltre 70 pietre calcaree incise: ne sono state esaminate diciotto, le rimanenti sono, fin dal 1968 al Museo archeologico di Siracusa. La maggior parte sono incisioni ottenute con linee più o meno curve, subparallele, disposte a fasci, non organizzate in motivi particolari; in generale i solchi sono poco profondi; in alcuni casi le linee sono tratteggiate, talvolta il segno è doppio. Si tratta di rappresentazioni astratte. Solo su pochi blocchi, questi per lo più spezzati, sono presenti raffigurazioni naturalistiche: rappresentano la parte posteriore di animali. Il complesso trova confronti con l’arte mobiliare di Grotta Romanelli e della Grotta del Cavallo nel Salento.

E. SEGRE NALDINI – Arte mobiliare della Grotta Giovanna (Siracusa)

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