Rivista di Scienze Preistoriche, vol. XIII, (1958)
Lo scavo eseguito nella grotta La Porta presso Positano, in Campania, ha messo in luce l’esistenza nel deposito di due complessi separati da uno strato sterile. Il complesso inferiore formato prevalentemente a spese di materiale derivato dal disfacimento della volta della grotta, conteneva industria gravettiana, associata a resti di pasti rappresentati da ossa di vertebrati ed è stato attribuito ad una fase avanzata del paleolitico superiore. Il complesso sovrastante formato in prevalenza da materiali portati in grotta dal dilavamento del versante sul quale si apre la grotta, ha restituito industria litica di tradizione gravettiana associata a resti di pasto, rappresentati da grandi accumuli di conchiglie di molluschi marini e terrestri con scarse ossa di vertebrati. Questo ultimo fatto indica un cambiamento nell’economia degli abitanti della grotta, che è stato assunto come indicazione sufficiente di una cultura mesolitica.