Atti della XXI riunione scientifica IIPP, Il Bronzo finale in Italia
L’A. propone una ricostruzione delle vicende del territorio dallo scorcio del XII al X sec. a.c. Ne risulta profondamente modificato il quadro tradizionale di regione caratterizzata, per questo periodo, da un «vuoto culturale» nella quale il sepolcreto ad incinerazione di Timmari veniva a trovarsi profondamente isolato. Nella discontinuità della documentazione punto d’appoggio essenziale risulta la stratigrafia di Toppo Daguzzo che fornisce l’unica sequenza completa dal Bronzo medio all’età del Ferro. Particolarmente interessanti, per il loro significato storico, risultano i dati relativi ai cambiamenti nel modello d’insediamento fra Bronzo recente e finale, e la comparsa della ceramica protogeometrica japigia in un momento collocabile verso la fine dell’XI sec. Questa ceramica, presente a Toppo Daguzzo in una chiara sequenza stratigrafica, è nota, fuori contesto, da altre località della Basilicata: Lavello, Cancellara, Pietragalla, ma soprattutto dagli abitati del Monte Timmari. Un riesame dei materiali e dei nessi stratigrafici e di stratigrafia orizzontale della necropoli ad incinerazione di Vigna Coretti, concordano nell’indicarne i limiti cronologici dallo scorcio del XII a tutto l’XI o appena agli inizi del X. Quest’ultimo secolo è invece rappresentato in alcuni degli abitati. È possibile seguire con continuità gli sviluppi della ceramica dipinta dal protogeometrico japigio al geometrico a tenda e si intravede la possibilità che il processo di formazione della società nota nella prima età del Ferro tragga le sue origini da .questo contesto. Tuttavia i connotati di questa società, per l’assenza dei dati archeologici relativi al X sec., ci sfuggono ancora in gran parte.