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La Campania nell’Età del Bronzo e del Ferro

Atti della XVII riunione scientifica IIPP, in Campania

Commentando la bibliografia compresa tra il penultimo decennio del secolo scorso ed oggi, si tenta un bilancio dei problemi e delle cognizioni relative all’età del Bronzo in Campania; il quadro così delineato viene integrato con le più recenti acquisizioni, tra cui si ricorda lo scavo di un insediamento a cielo aperto del Protoappenninico B, eseguito da R. Holloway a Buccino, e soprattutto l’indagine condotta nella grotta di Polla, presso l’estremità settentrionale del Vallo di Diano. Viene evidenziata l’importanza della sequenza stratigrafica di questo giacimento, che consente di seguire la successione delle culture dal Neolitico al Bronzo Finale. Tra i principali problemi ancora da chiarire va posto il passaggio dalle ultime fasi dell’Eneolitico al Bronzo Antico, che coinvolge il problema della genesi della cultura appenninica. Ancora oscuro rimane anche il momento del Bronzo Finale, sufficientemente noto negli insediamenti, ma ancora poco indagato per quel che riguarda le necropoli: in questo ambito un piccolo apporto è dato dal recente recupero di una tomba in località Chiancarelle di Lacedonia (A V). Per l’età del Ferro, viene ricordata la grande articolazione della Campania in due gruppi culturali, quello «Villanoviano» ed il gruppo della Cultura delle Tombe a Fossa. Attraverso l’esame di campioni tratti dai due gruppi, si tenta di delineare la loro reazione profondamente differenziata ai primi contatti con la più antica colonizzazione greca di epoca storica.

B. D’AGOSTINO – La Campania nell’Età del Bronzo e del Ferro

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