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La ceramica del sito di Ripabianca di Monterado (Ancona) e le coeve produzioni dell'Italia centro-settentrionale

Rivista di Scienze Preistoriche, LV (2005)

La revisione del complesso ceramico del sito di Ripabianca di Monterado, apportando nuovi dati inediti circa i caratteri dell’industria, risulta fondamentale per chiarire l’evoluzione della “Ceramica Impressa Medio-Adriatica”, rispetto alla quale presenta anche alcuni caratteri di originalità e il rapporto intercorrente fra la Ceramica Impressa tipica dell’Italia merdionale e quella cosiddetta abruzzese-marchigiana. L’industria fittile di Ripabianca, inoltre, rivelando evidenti influenze provenienti da aspetti culturali coevi, si presta anche perfettamente per analizzare l’avvenuto contatto, intorno alla seconda metà del VI millennio-inizio V a.C., fra l’areale marchigiano, l’Italia centrale interna e tirrenica e quella settentrionale riferibili all’aspetto della Ceramica lineare, al Gruppo del Vhò, al Gruppo del Gaban, alla Cultura di Fiorano e di Catignano. Tali rapporti dovevano essere legati, probabilmente, al commercio delle materie prime, prima fra tutte l’ossidiana. Una riflessione a parte merita anche l’importante struttura indagata a Ripabianca di Monterado, da ricondurre ad un uso se non “rituale” quantomeno “particolare” e “diversificato”, non nessariamente abitativo.

M. ROSINI, L. SARTI, M. SILVESTRINI – La ceramica del sito di Ripabianca di Monterado (Ancona) e le coeve produzioni dell’Italia centro-settentrionale

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