Rivista di Scienze Preistoriche, vol. XX, (1965)
Si presentano i materiali dell’unico strato che forma il deposito della grotta. Da una parte la tipologia di alcune anse e la presenza di un frammento decorato, dall’altra le forme del resto dei vasi e la loro mancanza di decorazione, fanno datare questo giacimento tra la fine della fase appenninica propriamente detta e quella subappenninica. Questo rinvenimento, assieme a quelli avvenuti recentemente nelle grotte di Sant’Angelo III di Cassano Ionio e della Madonna di Praia a Mare, permette di includere nell’area di espansione della Civiltà Appenninica anche la fascia settentrionale della Calabria.
S.TINÈ – La Grotta della Manca nella contrada Romito di Papasidero (Cosenza)