Atti della XXXI riunione scientifica IIPP “La Valle d’Aosta nel quadro della preistoria e protostoria dell’arco alpino centro-occidentale”
La fascia piemontese più direttamente confinante con la Val d’Aosta, dalle Alpi Cozie attraverso Canavese e Biellese all’Ossola, si identifica con il territorio occupato nell’età del Ferro da Taurini, Salassi e Leponzi, popolazioni etnicamente affini secondo la testimonianza di Catone. Mentre per i Leponzi appare solidamente acquisita nella prima età del Ferro (IX-V sec.) l’attribuzione archeologica alla cultura di Golasecca, il Biellese e la provincia di Torino appaiono definibili soltanto in termini negativi come area non- golasecchiana per l’assenza delle tipiche necropoli e della ceramica caratteristica. Si propone per quest’ambito la definizione provvisoria di areale taurino-salasso già nella prima età del Ferro, individuandovi un aspetto culturale derivato da influenze alpine e transalpine attive probabilmente già nell’età del Bronzo Finale. Tombe con grandi stele-segnacolo monolitiche, sepolture ad inumazione come quelle della Burcina presso Biella ed abitati su altura come Belmonte rappresentano fino ad ora un quadro archeologico molto limitato, sufficiente a distinguere questo ambito culturale dagli altri gruppi dell’Italia nord-occidentale ma ancora troppo esiguo anche per gli oggettivi limiti del territorio per un effettivo approfondimento degli aspetti culturali; anche per questa zona, comunque, appare importante fin dai primi momenti il ruolo del commercio etrusco-italico, soprattutto in rapporto con lo sfruttamento delle risorse minerarie.
F.M. GAMBARI – La prima età del Ferro nel Piemonte nord-occidentale