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L’Eneolitico e il Bronzo nell’Emilia e Romagna

Atti della XIX riunione scientifica IIPP, in Emilia e Romagna

L’Eneolitico in Emilia e Romagna, caratterizzato dalla cultura di Remedello, è testimoniato da tombe isolate o a piccoli gruppi (solo a Cumarola [Mo] si conosce un sepolcreto di una quarantina di individui), da alcune officine litiche e sporadici ritrovamenti lungo le valli dell’Appennino e la pedemontana, più rari in pianura. La cultura del vaso campaniforme è documentata dagli scavi di Sant’llario (Reggio Emilia), Rubiera (Reggio Emilia), Castello di Gesso (Bologna) e sembrerebbe cronologicamente evidenziare un momento immediatamente successivo a Remedello, forse contemporaneo all’inizio di Polada. L’età del Bronzo nella fase antica ha testimonianze sporadiche e mal documentate, ma è chiaramente ascrivibile all’orizzonte di Polada. Nell’Emilia Occidentale fiorisce nel Bronzo medio e recente la cultura terramaricola, mentre nel bolognese e nella Romagna è scarsamente documentato un Bronzo medio-appenninico, mentre è testimoniato il Bronzo recente da,numerose stazioni di pianura e di collina, in molte delle quali si notano contatti tra la cultura terramaricola e quella tardo appenninica. Al Bronzo finale appartiene la necropoli protovillanoviana di Bismantova; anche alcuni insediamenti di pianura, come ad esempio Borgo Panigale, attraverso l’analisi tipologica del materiale sembrano inserirsi nel Bronzo finale e l’estensione degli abitati documentata dagli scavi indica un evidente processo di protourbanizzazione.

G. BERMOND MONTANARI – L’Eneolitico e il Bronzo nell’Emilia e Romagna

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