Atti della XXXIX riunione scientifica IIPP “Materie prime e scambi nella preistoria italiana”
Fino dagli anni ’60 sono state sperimentate varie tecniche analitiche per studi di provenienza dell’ossidiana. Tra queste sono risultate molto efficienti e vengono oggi largamente utilizzate quelle basate sullo studio della composizione chimica comprendente anche gli elementi minori e gli elementi in traccia, come la fluorescenza a raggi X (XRF), l’analisi per attivazione neutronica strumentale (INAA) e la spettrometria di massa ad emissione a plasma con accoppiamento induttivo (ICP-MS). Queste tecniche possono essere utilizzate anche in modo non distruttivo o microdistruttivo. Infine, una efficace tecnica alternativa è la datazione con il metodo delle tracce di fissione, che consiste nell’usare come parametro discriminante l’età dell’ossidiana. I risultati degli studi di provenienza dimostrano che una tecnica infallibile non esiste. Un approccio interdisciplinare è lo strumento più efficace, come ad es. l’uso combinato dell’INAA delle tracce di fissione, che sono basate su parametri diversi.
G. BIGAZZI, M. ODDONE – Metodi per il riconoscimento della provenienza dell’ossidiana