Atti della XXVI riunione scientifica IIPP “Il Neolitico in Italia”
MODIFICAZIONI MORFOLOGICHE DELLE ARMATURE TRAPEZOIDALI TRA MESOLITICO E NEOLITICO: L’ESEMPIO DEL BACINO DELL’ADIGE. – Nell’articolo si sono presi in considerazione per alcune elaborazioni statistiche i trapezi degli strati Castelnoviani e Neolitici dei depositi di Romagnano, Pradestel e Gaban. Alcune analisi statistiche lineari, un’analisi fattoriale ed una discriminante sono state condotte utilizzando le variabili quantitative rilevate sulle armature. L’indagine ha messo in evidenza soprattutto delle differenze dimensionali per i trapezi del taglio T4 (Neolitico) di Romagnano rispetto alla rimanente popolazione statistica. Si è utilizzata poi l’analisi fattoriale delle «Corrispondenze Multiple» (AFCM per gli AA. francesi) svolta in più stesure sui dati qualitativi osservati sui trapezi e sui dati quantitativi resi in forma discreta. I risultati appaiono interessanti. Sui piani fattoriali si individua un settore « Neolitico» legato ad una maggiore frequenza, rispetto alla media, di troncature inferiori rettilinee e con piquant trièdre oltre a misure maggiori della parte centrale dei trapezi e, meno chiaramente, della larghezza e della lunghezza della « punta». Si determina quindi un settore che chiamiamo del « Castelnoviano recente» le cui variabili hanno valori intermedi. Inoltre si distingue un settore « Castelnoviano medio» caratterizzato dalla maggior frequenza delle troncature superiore e inferiore concave e dalla frequenza dei trapezi romboidi. Infine una frazione può definirsi « Castelnoviano iniziale» ed è contraddistinta soprattutto dalla frequenza delle troncature superiori convesse e dalle minori dimensioni della larghezza.
