Atti della XXXIX riunione scientifica IIPP “Materie prime e scambi nella preistoria italiana”
Durante i venti anni di scavi condotti presso la Grotta di Fumane è stata portata alla luce una quantità considerevole di manufatti in materia dura animale; più precisamente sono stati sinora identificati 76 oggetti appartenenti a uno svariato numero di tipologie, in alcuni casi anche di difficile attribuzione, e 838 esemplari di conchiglie marine, tutti riferibili all’Aurignaziano. Osso e palco di cervide rappresentano la materia dura animale principalmente utilizzata per la realizzazione di tali manufatti, salvo nel caso dei quattro pendenti ricavati da denti di cervo, mentre per le conchiglie Homalopoma è il genere più frequente. Lo studio dei manufatti in materia dura animale della Grotta di Fumane ha messo in evidenza la perfetta conoscenza della materia prima nonché una tecnologia ben consolidata da parte di questi primi uomini moderni.