Atti della XVII riunione scientifica IIPP, in Campania
La preistoria dell’area di Buccino (Salerno) è stata esaminata fin dal 1968 in cinque campagne di scavi risultanti dalla collaborazione fra la Soprintendenza alle Antichità di Salerno ed archeologi americani. Pur tenendo conto dei risultati già pubblicati in Buccino da R. Ross Holloway, C. Corrain e M. Capitanio (Roma, 1973), questa relazione presenta i risultati ottenuti durante l’ultimo scavo della stazione del Bronzo antico di Tufariello. Stratigraficamente, la stazione presenta tre fasi di occupazione: lo strato inferiore appartenente al Protoappenninico B, caratterizzato da strutture quadrate e rettangolari, difese da massicce mura di cinta; la seconda, fase di occupazione industriale (produzione di ceramica), è costituita da diciannove focolari o piattaforme di cottura, associate con una forte concentrazione di ceneri, appartenenti pure al Protoappenninico B; infine uno strato superiore, probabilmente del periodo dell’Appenninico classico in cui non sussiste nessuna traccia di costruzioni ad eccezione di una parte di muro. Le datazioni ottenute col metodo della termoluminescenza per le ceramiche del secondo strato (fase industriale) calcolate dal Laboratorio del Museo delle Belle Arti di Boston) colloca il Buccino Protoappenninico B verso i 2.100 a.C., mentre la rielaborazione di date precedentemente ottenute per le tombe eneolitiche (cultura del Gaudo) di Buccino fa risalire la datazione della fase eneolitica a 2.800 circa a.C.