Atti della XXXIX riunione scientifica IIPP “Materie prime e scambi nella preistoria italiana”
Il contributo presenta una aggiornamento dei dati riguardanti gli ornamenti in conchiglia di S. gaederopus in Italia. Questi oggetti hanno avuto un’ampia diffusione nel corso della preistoria recente nell’Europa centro-orientale, mentre sono poco numerosi e mal documentati lungo le coste mediterranee. I dati italiani colpiscono per la loro rarità, benché i fondali rocciosi della Penisola costituiscano un habitat favorevole a questo mollusco. Buona parte dei ritrovamenti sono prossimi alle coste. Tuttavia, i rinvenimenti localizzati nelle aree interne suggeriscono l’esistenza di reti di scambio di beni su medie e lunghe distanze, meccanismi che potevano coinvolgere differenti gruppi preistorici. Durante il Neolitico antico e medio sono più comuni i bracciali, pur essendo attestati anche i vaghi di collana, mentre nel corso dell’età del Rame sono preferite le perle. I pendagli sono in generale poco rappresentati. La revisione dei materiali malacologici delle Arene Candide ha rivelato una forte concentrazione di valve spiaggiate di Spondylus che fungevano da materia prima per la lavorazione di ornamenti. Tali valve e i numerosi bracciali frammentati in corso di fabbricazione suggeriscono che nella cavità fosse attivo durante il Neolitico un laboratorio specializzato.