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Società, territorio e scambio nel Paleolitico e nel Mesolitico

Atti della XXXIX riunione scientifica IIPP “Materie prime e scambi nella preistoria italiana”

SOCIETÀ, TERRITORIO E SCAMBIO NEL PALEOLITICO E NEL MESOLITICO. – La Preistoria più antica, quella dei popoli cacciatori e raccoglitori, si configura in un’articolazione molto ampia che va oltre i limiti spesso ristretti della sola documentazione statica dei materiali rinvenuti. In particolare la raccolta, l’utilizzo e lo scambio di oggetti di varia natura rappresentano un ambito di grande significato e attestano una complessità sociale e comportamentale non solo rivolta alla risoluzione della quotidiana sussistenza. La difficoltà di una interpretazione che in qualche modo faciliti la comprensione del significato di atteggiamenti molto lontani da noi risiede, spesso, non solo nella frammentarietà della documentazione a disposizione, ma anche in una eccessiva preoccupazione da parte degli studiosi per i quali è più consono soffermarsi su aspetti morfologici e tecnologici, oppure strettamente cronologici, naturalistici e ambientali. Tuttavia in questi ultimi anni, sempre con maggior frequenza si sono avviati studi che, partendo dai ritrovamenti scientificamente documentati, cercano di svolgere un ruolo importante nell’individuazione di comportamenti più complessi e strutturati. Per questo motivo gli stessi oggetti di scavo sono diventati elementi importanti per una più ampia ricostruzione del nostro passato. Essi diventano quindi segni, e in taluni casi interpretati come simboli, di un modo di fare che evidenzia una maggiore arcaicità di atteggiamenti ritenuti moderni, come ad esempio la nascita di organizzazioni complesse e strutturate per le quali la conoscenza del territorio, il recupero e lo scambio di materiali siano atteggiamenti consolidati e diffusi. Nell’articolo, quindi, oltre ad alcuni esempi di raccolta e distribuzione di materiali di varia natura, sia organici che non, si evidenzia l’importanza di alcune nostre specificità nell’ambito delle quali emerge il linguaggio articolato quale fattore di coesione per l’organizzazione sociale e la complessità del comportamento, vero elemento di controllo e di sviluppo.

C. PERETTO, C. TOZZI – Società, territorio e scambio nel Paleolitico e nel Mesolitico

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