Si invitano tutti i Soci IIPP a prendere visione dei documenti allegati e ad inviare loro stessi lettere di protesta alle Autorità in indirizzo
Maria Bernabò Brea
Prot. 10386/12 Firenze, 18 giugno 2012
Al Rettore dell’Università Sapienza
rettore@uniroma1.it
Al Direttore Generale dell’Università Sapienza
carlo.mustodamore@uniroma1.it
e p.c
al Preside della Facoltà di Filosofia, Lettere,
Studi Orientali e Scienze Umanistiche dell’Università Sapienza
presideFILESUSO@uniroma1.it
al Direttore del Dipartimento di Scienze
dell’Antichità dell’Università Sapienza
direttoreantichita@uniroma1.it
In qualità di Presidente dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria, incaricata dal voto unanime dell’Assemblea del medesimo Istituto, che si è riunita in data 14 giugno 2012,
chiedo alle SS.LL.
di voler riconsiderare la decisione di spostare dall’edificio di Via Palestro 63 la sezione di Archeologia Preistorica e Protostorica di codesta Università, o quanto meno di individuare soluzioni alternative che garantiscano la continuità delle attività condotte dai Docenti e dai Ricercatori afferenti a quella sezione, che costituisce un polo di eccellenza nella ricerca italiana.
L’Università Sapienza di Roma per numero di docenti e ricercatori rappresenta infatti il nucleo più consistente di archeologi preistorici e protostorici in Italia. La cancellazione di una realtà operativa così fortemente caratterizzata come quella che ha sede in via Palestro costituirebbe un drammatico elemento di criticità per l’intero Paese, mentre lo smembramento delle funzioni che vi si conducono scardinerebbe l’eccellente interazione tra ricerca e didattica che ha formato generazioni di studiosi di preistoria in Italia.
Va detto inoltre che la biblioteca di Preistoria e Protostoria ospitata in via Palestro, forte di oltre 20.000 volumi, di cui alcuni indisponibili altrove, costituisce la più importante biblioteca italiana di settore, attivamente frequentata dagli studiosi italiani e stranieri; la sua chiusura prolungata o la sua compressione provocherebbero quindi un danno gravissimo all’intera comunità degli studiosi di Preistoria e Protostoria.
Un danno incalcolabile non solo all’attività della Sezione di Archeologia Preistorica e Protostorica di codesta Università, ma più in generale alla ricerca del nostro Paese deriverebbe infine dall’impossibilità di consultare – per un tempo non quantificabile – gli archivi delle missioni di scavo condotte dall’Ateneo nel corso di molti decenni, molte delle quali sono ritenute di primaria importanza anche internazionalmente.
Per tutti questi motivi l’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria ritiene pericoloso per il futuro della ricerca sulla preistoria e la protostoria nel nostro Paese il trasferimento delle attività scientifiche e formative ospitate nello stabile di Via Palestro; chiede quindi che esso sia attentamente e responsabilmente valutato, al fine di trovare, quanto meno, soluzioni alternative che non determinino una riduzione delle capacità operative e uno scadimento delle potenzialità scientifiche della sezione di Archeologia Preistorica e Protostorica di codesta Università.
Il Presidente dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria
Dott.ssa Maria Adelia Bernabò Brea
Lettera Docenti viaPalestro
Comunicato studenti di archeologia