Atti della XXXIX riunione scientifica IIPP “Materie prime e scambi nella preistoria italiana”
Il contributo illustra i principali problemi di nomenclatura e di classificazione delle cosiddette “pietre verdi alpine”, scelte dall’uomo preistorico per la costruzione di manufatti. Dopo una disamina della nomenclatura dei minerali e delle rocce finora utilizzata in archeologia, vengono indicate le corrette definizioni scientifiche. Sulla base di un esame critico delle tecniche analitiche (distruttive e non distruttive) comunemente in uso nello studio delle asce in pietra verde levigata, viene proposta una procedura di analisi, già applicata con successo all’esame di un elevato numero di reperti archeologici dell’Europa occidentale. A fronte delle diverse centinaia di analisi effettuate con criteri archeometrici sui manufatti in pietra levigata dell’Italia settentrionale, va rilevato come l’individuazione della possibile area di provenienza dei principali litotipi non appaia attualmente possibile per la carenza di dati geologici e mineralogicopetrografici di dettaglio sui principali affioramenti primari. Pertanto, per il progredire della ricerca è indispensabile che studi petrografici di dettaglio, analoghi a quelli condotti sui reperti archeologici, vengano al più presto effettuati anche sulle rocce dei giacimenti primari delle Alpi occidentali, da tempo accertate come area di provenienza delle materie prime.